Gambetti: vivere con gioia e umanità la solidarietÃ
09 giugno 2017, Assisi - Oggi si è svolta la conferenza stampa alle 16:30 a San Francesco.
Le parole di Padre Mauro gambetti: "Grazie a tutti voi che siete presenti; ringrazio Carlo, la Rai, ma anche tutti coloro che ci aiutano a realizzare questa serata, quindi anche Paolo e Ibrahima. A me piace sottolineare questo: a mano a mano che andiamo avanti - questa è la 15esima edizione - mi sembra che si qualifichi non soltanto la trasmissione ma si qualifichi anche il nostro essere solidali.
Credo l'evento stia sempre più diventando appassionato e intelligente. Intelligente perché sempre meglio specifichiamo gli interventi , ma al contempo credo che derivi da esso anche una restituzione che è quella di gustare questo essere solidali, questo promuovere la solidarietà degli italiani.
Quando arriva, questo appuntamento è davvero gioioso, non si sente neanche la fatica, la tensione, la preoccupazione che normalmente accompagna eventi come questi. Volevo sottolinearlo perché mi sembra che quest'anno in modo particolare, con i progetti che abbiamo scelto venga alla luce sempre meglio questo modo di fare, di vivere la solidarietà, che di per se è un tratto quasi istintivo dell'umanità, ma forse ha davvero bisogno di essere educato o riscoperto in alcuni momenti, perché a volte sembra che abbiamo perso umanità, che ci stiamo disumanizzando. In giro, nel nostro mondo, sembrano sempre di più i messaggi emergenti di disumanità.
Questa iniziativa di quest'anno mette al cento: le mense francescane, le zone del terremoto (Norcia) per aiutare a ripartire anche con serenità in quel territorio. Abbiamo poi scelto un'associazione che promuove i giovani, le famiglie e promuove però anche il lavoro, perché è uno dei temi che in Italia in particolare risente di una forte crisi. Per situazioni drammatiche come quelle dei profughi e per i bambini in particolare abbiamo scelto un progetto in Libano. Quello in Libano è un progetto molto bello, che cerca di integrare l'assistenza ai bambini e la loro educazione con dei percorsi per le famiglie degli stessi bambini profughi . Infine, abbiamo dato attenzione al mondo degli anziani con il progetto in Colombia. La Colombia sta vivendo un momento impegnativo, ancora è molto difficile per questo paese trovare la pace interna. Ebbene, così come succede quando le attenzioni sono volte in alcune direzioni piuttosto che in altre, si aprono delle problematiche. Ecco quindi che per quegli anziani che rischiavano di rimanere soli si è aperto un progetto per loro di una casa che si prenda cura di essi. Questo panorama delle iniziative, se ci si fa caso, abbraccia molte delle possibilità che ci sono in Italia e nel mondo di fare bene e fare bene il bene. Penso che, appunto, che in questa 15esima edizione si svolgerà una serata davvero molto speciale."
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